
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Sono sospesi gli atti del Ministero dell'Istruzione che hanno previsto la decadenza dalle graduatorie dei docenti di ruolo inseriti 'con riserva' per effetto di provvedimenti cautelari di natura giurisdizionale.
L'ha deciso con ordinanza il TAR del Lazio, accogliendo una serie di richieste proposte da settantaquattro docenti con gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia.
La vicenda in questione - spiegano gli avvocati – riguarda migliaia di insegnanti che, inseriti in graduatoria 'con riserva' in forza di ricorsi giudiziari ancora non definiti, hanno stipulato un contratto a tempo indeterminato con clausola risolutiva e, al superamento dell'anno di prova, avrebbero dovuto essere cancellati dalle stesse graduatorie.
Il Tar, ritenuto che "tali docenti, assunti con contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola risolutiva espressa, siano titolari di una posizione 'precaria' e, in quanto tale, non sovrapponibile de plano a quella di coloro che siano stati immessi in ruolo senza riserva" nonché che la ragione della normativa sia quella "di epurare le graduatorie da quei docenti che abbiano raggiunto la stabilità professionale, anche al fine rendere più veloce ed efficace la copertura dei posti vacanti nel comparto scuola, e che tale obiettivo non pare certo conseguibile mediante il depennamento degli odierni ricorrenti", ha accolto la testi difensiva sospendendo i provvedimenti ministeriali.
"Si tratta di una pronuncia di grande importanza – spiegano gli avvocati Bonetti e Delia - che risolve la grave situazione in cui versavano molti insegnanti precari. Il Ministero, difatti, da un lato apponeva ai contratti clausole risolutive, anticamera di duri licenziamenti, e dall'altro impediva ai medesimi insegnanti di ambire alla stabilità professionale tramite la cancellazione anche dalle graduatorie dei concorsi a cui avevano regolarmente partecipato". (ANSA).