In data 16 maggio 2024 è stata pubblicata l’O.M. n. 88 di aggiornamento delle GPS nella quale è stata apportata la modifica della tabella di valutazione dei titoli.
Tale tabella prevede che tutti i percorsi da 30, 36 e 60 CFU del DPCM 4 agosto 2023 valgano 24 punti aggiuntivi in graduatoria, ma non per gli ITP.
Per i docenti ITP, difatti, i percorsi non sono stati attivati e, comunque, ove attivati, consentono l’attribuzione di un punteggio di non più di 12 punti, come previsto dalla Tabella A.5 allegata all’O.M., diversamente da quanto accade per gli altri docenti per i quali, invece, il conseguimento dell’abilitazione tramite i percorsi di cui al DPCM 4 agosto 2023, vale fino a 36 punti.
Per discutere di tale azione lo Studio Legale ha indetto una riunione giovedì 25 luglio alle 18:30.
Si potrà prendere parte alla riunione tramite il seguenre link
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Gli ITP vengono lesi da più punti di vista:
- perché i percorsi non sono stati attivati;
- perché, ove attivati, il punteggio attribuito ha un “valore” inferiore e ciò, soprattutto nella graduatoria del sostegno, li lede particolarmente “a parità di titoli” con gli altri insegnanti,
Il problema nasce soprattutto perché i corsi abilitanti in parola sono stati attivati per la prima volta quest’anno, non in tutti gli atenei e non per tutte le classi di concorso. Quindi non tutti i docenti sono stati messi nelle condizioni di partecipare al percorso. Peraltro il Ministero non aveva reso noto prima che già a partire dall’aggiornamento delle GPS del corrente anno, tale titolo sarebbe stato valutato, non consentendo ai docenti una valutazione di opportunità in relazione all’iscrizione ai percorsi.
In tal modo si genera una evidente e palese disparità di trattamento in quanto l’attribuzione o meno di tali punti, a prescindere dal fatto che il punteggio sia sindacabile, è lasciata alla casualità con cui sono stati attivati i percorsi abilitati.
Tutti i ricorrenti, compresi gli ITP, sono accomunati dalla circostanza di non aver acquisito tale punteggio, che comunque si rileva non proporzionato, eccessivo, manifestatamente illogico e arbitrario per una serie di ragioni (assenza di trasparenza, mancata informativa, mancata realizzazione dei corsi per determinate classi e università etc.).
Gli insegnanti non sapevano che a tali corsi sarebbe stato attribuito un punteggio così rilevante o comunque non potevano partecipare ai corsi perché non avviati (come nel caso dei cd. Triennalisti e ITP, ma non solo).
Non avendo preso parte ai corsi, per svariate ragioni, i ricorrenti non possono, dunque, vantare tale punteggio, pertanto si ripete che le censure fondanti del ricorso (formali e sostanziali) saranno comuni e concernono una attribuzione spropositata di punti (che i ricorrenti non hanno per una serie di ragioni), circostanza che viola il principio del merito. A tali censure generali si aggiunge la questione specifica degli ITP che sarà ulteriormente e particolarmente valorizzata nel presente ricorso.
Lo studio Legale valuterà di agire anche con azioni pilota e piccoli gruppi, anche al fine di essere più incisivi.
Il ricorso sarà presentato al Presidente della Repubblica, su tali contenziosi decide il Consiglio di Stato in sede consultiva.
Per aderire al ricorso scaricare l'informativa allegata alla presente oppure visionare il seguente link https://drive.google.com/file/d/1JG4_fAkw3dY5SjiLlBqFZQr4-l0ymZzd/view?usp=sharing