Con sentenza n. 863 emessa dal TAR del Lazio il 17 gennaio 2024, la graduatoria dei corsi di laurea in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria relativamente all’anno accademico 2023/2024 è stata annullata.
Sul punto vi invitiamo a leggere l’intervista rilasciata a skuola.net e rinvenibile al link https://www.skuola.net/test-ingresso/medicina-chirurgia/test-medicina-annullato-tar-avvocato-bonetti.html
Tale annullamento non ha avuto l’effetto dell’ammissione sovrannumeraria dei candidati e dei ricorrenti, come era avvenuto nel 2012 (con l’annullamento delle modalità di gestione della graduatoria che non era ancora unica ma il Ministero l’aveva impostata su 4 sedi), nel 2013 (a seguito dell’introduzione del bonus maturità) e nel 2014 (per la violazione dell’anonimato) etcc…a seguito dei ricorsi proposti dal nostro studio legale, bensì una completa paralisi di tutta la procedura.
Con atto del 18 gennaio 2024, difatti, il Ministero, fatte salve le immatricolazioni ai predetti corsi avvenute o comunque in corso di perfezionamento, ha bloccato gli scorrimenti della graduatoria precisando che si sarebbe dato seguito alle immatricolazioni, entro e non oltre il 22 gennaio 2024, per i soli assegnati e prenotati lasciando circa 1000 posti liberi.
Ciò ha determinato diverse situazioni e problematiche:
- candidati che erano “prenotati” in una sede o in un corso di laurea non preferito, che con i prossimi scorrimenti avrebbero potuto iscriversi, in taluni casi, addirittura in prima sede e che, invece, si sono trovati obbligati ad immatricolarsi nella sede o nel corso di laurea non ambito;
- candidati che erano prenotati in una sede o in un corso di laurea non preferito, che con i prossimi scorrimenti avrebbero potuto iscriversi, in taluni casi, addirittura in prima sede ma che per varie problematiche, non hanno potuto perfezionare l’immatricolazione perdendo definitivamente la possibilità di iscriversi per l’anno accademico in corso;
- candidati che si sarebbero trovati in posizione utile con i prossimi scorrimenti ma che, a causa della chiusura della graduatoria, si trovano ad aver affrontato un test con un punteggio che avrebbe consentito loro di immatricolarsi ma, di fatto, non potranno iscriversi e hanno perso definitivamente la possibilità di iscriversi per l’anno accademico in corso.
È evidente che le situazioni sopra descritte, nonché altre posizioni peculiari che ci vengono segnalate in queste ore, hanno leso il diritto allo studio e alla formazione di tutti i candidati esclusi che potranno agire in giudizio dinanzi al TAR per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
Ciò anche in ragione della circostanza che la chiusura anticipata della graduatoria sono rimasti liberi e disponibili oltre 1000 posti.
È noto che la sentenza che ha generato la chiusura della graduatoria è stata appellata in Consiglio di Stato che dovrà decidere, in fase cautelare, se confermare o revocare la sentenza del TAR. Ad ogni modo, a nostro avviso, la pronuncia del Consiglio di Stato, e in assenza di appelli incidentali, non determinerà la riapertura della graduatoria e permarranno i suddetti posti disponibili. Pertanto è opportuno agire tempestivamente per cercare di avere tali posti in via cautelare.
Agiremo, dunque, a tutela di tutti i candidati che sono rimasti lesi dell’annullamento della graduatoria, già ricorrenti e non, chiedendo l’attribuzione di tali posti liberi e determinati a seguito di specifica istruttoria ministeriale.
Lo Studio legale si è già occupato in passato di contenziosi avverso la chiusura anticipata della graduatoria e per l’integrale copertura dei posti banditi, consentendo a centinaia di ricorrenti di immatricolarsi.
Da sempre, peraltro, vi è costante giurisprudenza che afferma che i posti liberi devono essere assegnati ai ricorrenti.
A mero fine esemplificativo e non esaustivo, Vi invitiamo a visionare seguenti link
Vi invitiamo a visionare l'informativa in allegato alla presente e scaricabile anche al link https://drive.google.com/file/d/1yu5oFcGZpeSWomTia-PFsMY-aiGRrrVi/view?usp=sharing