Il TAR Lazio, con una serie di provvedimenti, accoglie i ricorsi UDU patrocinati dagli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia, relativi alla chiusura anticipata delle graduatorie per i corsi ad accesso programmato dello scorso anno. Tale chiusura era stata disposta con il decreto ministeriale 50 del 8 febbraio 2016. Le ordinanze riguarderanno quasi tutte le Università italiane: Federico II, Tor Vergata, Sapienza, SUN, Messina, Bologna, Pisa, Molise, Salerno, Ferrara, Catanzaro, Chieti, Perugia e Lecce.
Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Dopo una lunga battaglia caratterizzata da accoglimenti e rigetti, e dopo che il Consiglio di Stato aveva ordinato di far scorrere le graduatorie, il TAR Lazio con i provvedimenti di oggi ha deciso di far ammettere gli studenti ricompresi tra i posti disponibili. Tali ammissioni avverranno in sovrannumero e riguarderanno più di 1000 studenti vincitori di concorso, i quali però a causa del decreto ministeriale 50 hanno comunque perso un anno di studi.”
Continua la coordinatrice dell’UDU: “Avevamo subito denunciato come la scelta del MIUR di anticipare la chiusura delle graduatorie fosse profondamente sbagliata. Stando a quanto disposto nel Bando relativo ai test 2015, e quindi ai relativi posti messi a disposizione per l’anno accademico 2015/2016 nelle facoltà ad accesso programmato, molti studenti era risultati vincitori e quindi in attesa di essere assegnati ad una sede. Il D.M. 50 del 2016 è stato un atto di grave irresponsabilità del MIUR, che non ha voluto darci ascolto, riaprendo subito le graduatorie: ora il TAR. ci ha dato ragione. Il Ministero, quindi, corregga il bando di quest’anno, evitando di ripetere tale ingiustizia: chiediamo che le graduatorie restino “aperte” fino alla copertura di tutti i posti messi a bando.”
Conclude Marchetti: “È l’ennesima dimostrazione di un sistema d’accesso che non funziona e che ogni anno limita il diritto allo studio e la libertà degli studenti di scegliere il proprio futuro. Anche quest’anno ci stanno arrivando tantissime segnalazioni relative ad irregolarità che si sono verificate nelle aule di esame. Il “numero chiuso” dimostra anno dopo anno tutte le proprie falle: è venuto il momento di superare l’attuale sistema e andare verso il libero accesso. Chiediamo al MIUR di aprire subito il tavolo di confronto con gli studenti, che ci ha promesso a più riprese, per rivedere l’attuale sistema di accesso.”