
In data 6 novembre, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato, massimo organo della Giustizia Amministrativa, con il decreto cautelare n. 4759/2017, si è pronunciato favorevolmente, in accoglimento dell’appello proposto dagli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia sulla vicenda delle procedure di mobilità per il passaggio in ruolo nella scuola primaria del personale educativo abilitato con il concorso ordinario del 2000.
Il ricorso in appello, difatti, concerneva tutti gli educatori abilitati, tramite il concorso tenutosi nel 2000, lesi dall’ordinanza impugnata dinnanzi il Giudice di prime cure, in quanto esclusi dalla procedura di mobilità per il passaggio in ruolo per la scuola primaria pur essendo a tutti gli effetti "abilitati".
Il suddetto concorso sostenuto dai ricorrenti nell'anno 2000-2001 risultava essere infatti lo stesso (stessa modalità ed argomenti oggetto della selezione) di quello svolto contemporaneamente ma “abilitante all'insegnamento nella primaria”. Proprio alla luce dell’affinità strutturale e concettuale dei due concorsi e la dichiarata conformità delle abilitazioni in questione, non poteva non considerarsi illegittima la determinazione ministeriale di escludere il personale educativo, abilitato tramite lo specifico concorso, dalla detta procedura.
Il provvedimento del Consiglio di Stato, oltra a fissare la camera di consiglio al 14 dicembre 2017 per la prosecuzione del giudizio, riforma pertanto la precedente ordinanza emessa dal TAR del Lazio che senza analizzare nel merito la questione de qua, osservava sic et sempliciter la sussistenza del difetto di giurisdizione del giudice adito.
Con questo decreto finalmente il Consiglio di Stato, anche a seguito di una nostra lunga battaglia a tutela dei diritti del personale educativo, ammette con riserva gli istanti a partecipare alle procedure di mobilità per il passaggio in ruolo nella scuola primaria, imponendo altresì alle Amministrazioni l’esecuzione del decreto stesso.
Tanta la soddisfazione degli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia che, in collaborazione con la Gilda degli insegnanti, da anni si battono per la difesa dei diritti degli insegnanti e del personale educativo.