Che tipologia di ricorso può essere effettuato?
Lo studio legale sta redigendo sia ricorsi individuali, sia ricorsi collettivi in cui i ricorrenti vengono suddivisi in piccoli ricorsi cumulativi il più possibile omogenei. Per i ricorsi collettivi difatti è nota la giurisprudenza amministrativa che in diverse occasioni ha statuito la inammissibilità degli stessi.
Per i ricorsi semi-collettivi lo studio, dopo aver analizzato la posizione di ogni aderente redigerà ricorsi cumulativi per rendere i motivi di diritto più omogenei possibili e cercare di superare l’eccezione preliminare di inammissibilità che pregiudicherebbe l’analisi nel merito dei motivi di diritto.
I ricorsi individuali invece sono ricorsi con motivi di diritto molto specifici, anche ulteriori rispetto a quelli dei ricorsi semi-collettivi e sono calibrati sui compiti e sulle posizioni dei singoli ricorrenti e sul singolo punteggio equalizzato.
Lo studio lavorerà per far entrare tutti i suoi ricorrenti collettivi e individuali ed è da sempre specializzato nei ricorsi collettivi avendo riportato negli anni plurimi e importanti successi proprio in questa materia.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’informativa allegata, predisposta dallo studio legale in merito alle varie tipologie di ricorso https://www.avvocatomichelebonetti.it/numero-chiuso/accesso-ai-corsi-di-laurea-a-numero-programmato/partono-le-adesioni-al-ricorso-tolc-med-vet
Qual è il prezzo dei ricorsi?
Le somme dovute per il ricorso individuali sono pari ad euro 2.500,00, per il primo grado di giudizio ed ivi comprensive di contributo unificato (pari a 650 euro), a spese di notifica, IVA e Cpa.
Mentre le somme dovute per il ricorso semi-collettivo sono pari ad euro 500,00 (anche in tal caso comprensive di contributo unificato e oneri di legge.
Tali somme comprendono tutta la fase del giudizio di primo grado innanzi al TAR Lazio e ovviamente la fase stragiudiziale; sono esclusi i motivi aggiunti e il ricorso in appello anche cautelare al Consiglio di Stato. Nella nostra informativa (che potrete leggere al seguente link) troverete tutti i prezzi specificati in maniera dettagliata.
Quanto tempo ho per effettuare ricorso?
I ricorsi vanno notificati entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie avvenuta in data 5 novembre 2023. Nei 30 giorni successivi i ricorsi devono essere depositati innanzi il TAR Lazio, con sede a Roma, che poi fisserà l’udienza in camera di consiglio per discutere le singole cause.
Lo studio ha già raccolto diverse adesioni e già ha iniziato a predisporre i ricorsi di coloro che hanno aderito in quanto il lavoro è molto complesso e lungo; pertanto consigliamo a tutti gli interessati di effettuare l’adesione possibilmente entro il 15 ottobre 2023 e comunque il prima possibile considerando che chiederemo la c.d. sospensiva caratterizzata, per definizione, dall’urgenza.
Entro quando verrà emesso il provvedimento?
Non esistono dei tempi tecnici prestabiliti per la pubblicazione del provvedimento, ma di solito trattandosi di provvedimenti urgenti questi vengono emessi nei giorni successivi all’udienza in camera di consiglio, salvo diverse richieste, es. istruttorie, da parte del Collegio.
In ogni caso ad oggi vi sono udienze previste per fine ottobre e verosimilmente le udienze si terranno tutte entro il mese di dicembre, massimo gennaio.
Quali saranno i tempi di immatricolazione?
L’immatricolazione è subordinata all’accoglimento della c.d. sospensiva.
Non è possibile una stima della tempistica, ma una volta ottenuto il provvedimento da parte del Collegio lo studio effettuerà le notifiche e darà indicazioni in merito alle procedure amministrative da seguirsi presso le segreterie dei vari Atenei.
L’ammissione e’ definitiva o con riserva?
L’ammissione avverrà con riserva, ovvero non a titolo definitivo. Il merito dovrà essere affrontato dal T.A.R. del Lazio. Nel caso di ammissione con riserva ci confronteremo individualmente (anche per i ricorsi collettivi) e presumibilmente vi indicheremo, dopo un attento esame della vicenda, di immatricolarvi. In tal caso il ricorso proseguirà per il solo merito e lo studio chiederà l’applicazione del c.d. principio del consolidamento, e quindi verrà richiesta l’improcedibilità del ricorso tenendo fermo gli effetti dell’immatricolazione conseguita.
Il provvedimento cautelare del TAR è appellabile?
Il provvedimento è appellabile, da entrambe le parti come da procedura. Ciò vuol dire che un provvedimento favorevole al ricorrente può essere appellato dall’Amministrazione e che allo stesso tempo il ricorrente può appellare il provvedimento non favorevole del TAR.
L’appello verrà discusso innanzi il Consiglio di Stato, con sede in Roma, ma trattandosi di appello di provvedimento cautelare storicamente il procedimento in appello ha tempi più brevi di quello innanzi al TAR.
E’ opportuno segnalare che in caso di accoglimento del ricorso da parte del TAR Lazio, l’Amministrazione soccombente difficilmente negli scorsi anni ha proposto appello.
Se io non ho confermato l’interesse posso effettuare ricorso?
Si, ma dovrete segnalare questa particolarità allo studio legale che dovrà predisporre istanze ed un ricorso specifico di carattere probabilmente individuale.
Se dopo aver aderito al ricorso e dopo che lo stesso è stato inoltrato non confermo l’interesse, cosa devo fare?
In ogni caso abbiamo sempre consigliato di confermare l’interesse a tutti i nostri ricorrenti che, comunque, avevano l’obbligo da bando come tutti i concorrenti, qualora la mancata conferma dell’interesse intervenga in corso di causa vi invitiamo a contattare subito lo studio in modo da confrontarsi su tale specificità con uno dei nostri professionisti.
In attesa del ricorso cosa dobbiamo fare noi studenti?
Il ricorso è un percorso alternativo ed invitiamo tutti a proseguire nella propria carriera universitaria anche valutando l’immatricolazione a facoltà affini a quella di prima scelta per effettuare esami che potrebbero essere convalidati successivamente.
In ogni caso consigliamo a tutti di proseguire la propria carriera universitaria https://www.avvocatomichelebonetti.it/notizie/899
Cosa è l’articolo 6?
L’art. 6 del Regio decreto del 4 giugno 1938 n. 1269 intitolato “Approvazione del regolamento sugli studenti, i titoli accademici, gli esami di stato e l’assistenza scolastica nelle università e negli istituti superiori” dà la possibilità di frequentare e sostenere due esami da parte di coloro che non hanno passato il test di ammissione a numero chiuso. Ci si immatricola così ad un altro corso di laurea complementare, affine e similare, frequentando però la facoltà ove non si è riusciti ad entrare. In tal modo si può iniziare a frequentare l’Università ove non si è riusciti ad entrare sostenendone i primi esami, salvo poi l’anno successivo riprovare il test di ammissione e una volta superato chiederne la convalida. Gli esami che si possono sostenere sono solo due, ma è frequente il caso di alcune Università che consentono di sostenere ulteriori esami informalmente con successiva registrazione e formalizzazione.
Cosa devo fare per frequentare ex art. 6?
Il predetto articolo quando viene ripreso dalla normativa universitaria assume spesso un’altra posizione (non sempre il numero 6 del regolamento universitario anche se molte Segreterie Studenti per comodità continuano ad identificarlo sempre e comunque come articolo 6) e viene recepito con particolari modalità pratiche attuative che si differenziano da Università ad Università, da Facoltà a Facoltà, e rispetto alle quali avrà cura di richiedere la relativa modulistica nelle segreteria di competenza.
Per questo si consiglia vivamente di andare presso la Segreteria Studenti o comunque contattando la stessa via email e tramite telefono per richiedere i relativi moduli e vagliarli attentamente prima di sottoscriverli.
E’ possibile che alcuni Atenei non attivino i corsi liberi o che non mi ammettano agli stessi corsi liberi?
Sì, è possibile giacché ogni Ateneo è autonomo e, entro determinati limiti, può scegliere come crede.
Ove tali corsi vengano attivati ogni Ateneo decide chi ammettere sulla base di requisiti che, normalmente, dovrebbero essere predeterminati.
I requisiti che, normalmente, rilevano sono:
- voto al test;
- voto di diploma;
- età;
- altre lauree
E’ possibile trasferirsi al secondo anno a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria ecc., da corsi di laurea affini?
Sì, è possibile richiedere il passaggio al II anno di Medicina o di Odontoiatria (ma lo stesso vale per altre facoltà a numero chiuso, ovvero Fisioterapia, ecc.) qualora si sia in possesso di crediti (C.F.U.) utili per il passaggio al secondo anno. Lo studente dovrà confrontare il piano di studi della facoltà affine, nonché quello della facoltà ove vuole trasferirsi; trattasi in ogni caso di una diversa tipologia di ricorso che dovrà essere concordato con lo studio legale. In ogni caso si consiglia di aderire subito al ricorso avverso il TOLC ed eventualmente solo quando questo non andasse a buon fine di confrontarsi con uno dei professionisti del nostro studio legale per valutare l’opportunità e conoscere maggiori dettagli in merito al ricorso per il trasferimento ad anni successivi.
Il tutto si può svolgere ove vi sono posti disponibili ed è sicuramente più facile per facoltà come Veterinaria o in sedi di Medicina o Odontoiatria meno ambite, o per anni successivi al secondo ove notoriamente vi sono più posti liberi.
Ovviamente ciò vale anche per i trasferimenti dall’estero oggi più facili grazie alla nostra Plenaria Vittoriosa.
Nei ricorsi individuali, in ogni caso qualora uno dei ricorrenti segnalasse di essere in possesso di una laurea in facoltà o di CFU conseguiti presso un corso di laurea affine, verrà effettuata una deduzione ad hoc anche al fine di procedere, dopo l’immatricolazione, con il passaggio ad anni successivi al primo.
E’ possibile fare ricorso ed immatricolarmi in una sede diversa dalla prima scelta? Posso proseguire il ricorso in questo caso?
Si è possibile, ma è importante che in merito vi sia un confronto con lo studio legale, in quanto è necessario effettuare un atto di significazione all’Amministrazione (ovviamente compreso nei costi della nostra informativa). Ci si può provare effettuando deduzioni specifiche nel ricorso individuale, ma trattasi di un mero tentativo in quanto l’immatricolazione più naturale è la prima scelta (prima sede e facoltà ambita), o secondo i criteri stabiliti processualmente.
Se con lo scorrimento della graduatoria risulto assegnato o prenotato mi devo immatricolare?
Si ricorda che l’obbligo di immatricolazione, pena la sanzione dell’esclusione dalla graduatoria, sussiste per gli studenti solo quando vi è l’assegnazione in una delle sedi prescelte dal candidato; in tale caso l’immatricolazione andrà effettuata entro 4 giorni dall’assegnazione e quindi dallo scorrimento.
Invece quando si risulta prenotati non si ha l’obbligo di immatricolarsi, ma è una mera facoltà.
Lo studio consiglia di far scorrere la graduatoria il più possibile rimanendo prenotati e confermando l’interesse, ma qualora vi siano esigenze particolari è opportuno confrontarsi con un nostro professionista.
Non ho effettuato correttamente la procedura per l’iscrizione in graduatoria, posso fare ricorso?
Si può effettuare ricorso, ma dovrà contattare lo studio legale in quanto vi sarà la necessità di avere specifiche informazioni e di porre in essere un’ulteriore azione specifica, onde evitare che l’eventuale provvedimento positivo del TAR possa non esplicare in concreto i propri effetti https://www.avvocatomichelebonetti.it/numero-chiuso/accesso-ai-corsi-di-laurea-a-numero-programmato/tolc-med-vet-adesioni-al-ricorso-per-il-reinserimento-in-graduatoria
I compiti sono tutti diversi e i candidati lamentano che le domande, oltre che divulgate, fossero sbagliate. Quali sono le motivazioni alla base dei ricorsi?
Lo studio effettuerà censure anche sulle domande?
Si. Abbiamo poi effettuato e stiamo effettuando per i ricorrenti gli accessi agli atti e una volta che avremo riscontro inoltreremo ai nostri ricorrenti il riscontro ottenuto per analizzare con voi ogni quesito e valutare eventuali censure ed eventuali illegittimità da dedurre.
Le motivazioni alla base dei ricorsi sono varie e molte complesse, vanno dalle censure inerenti le illegittimità del c.d. equalizzatore a quelle sulla erroneità delle domande e a quelle inerenti le domande non inedite, divulgate precedentemente al TOLC. Nel ricorso saranno inseriti ulteriori motivi di diritto rinvenuti dallo studio legale anche a seguito della visione degli atti ministeriali.
Ogni aspetto sarà analizzato specificatamente e nel concreto della singola posizione dei candidati, per i ricorsi individuali.
Nel caso di vittoria o nel caso la causa venga persa vi è condanna alle spese processuali e a quanto ammontano?
Negli ultimi anni in caso di soccombenza o di vittoria il TAR e il Consiglio di Stato hanno compensato le spese legali (ciò vuol dire che ogni parte paga i propri avvocati) alla luce della peculiarità della materia (diritto allo studio). In punto di diritto le spese legali seguono la soccombenza ovvero chi perde la causa è tenuto a rifondere all’altra parte tutte o una parte delle spese legali nella misura decisa dal Collegio che normalmente ammonta ad una cifra compresa tra i 500 euro e i 1.500,00 euro. Le spese legali nel caso di ricorso collettivo sono ripartite tra tutti i ricorrenti.
Come riceveremo tutte le informazioni sui ricorsi?
Continueremo ad effettuare riunioni collettive, sia appuntamenti individuali (non vi è un numero minimo di appuntamenti che potrete sempre richiedere) ed in particolare ogni notizia rilevante sull’andamento dei ricorsi sarà pubblicizzata anche tramite il nostro sito internet e tramite i nostri canali social.
Anche i ricorrenti che aderiscono al ricorso semi-collettivo potranno richiedere un appuntamento di persona presso lo studio legale o on line con uno dei professionisti dello studio.
Ovviamente ogni ricorrente verrà poi contattato personalmente tramite gli indirizzi email ed i recapiti comunicati al momento dell’adesione ai ricorsi.