
Con un ricorso per ottemperanza accolto dal TAR del Lazio – Sezione III bis, i legali Michele Bonetti e Santi Delia ottengono una nuova, importante vittoria in materia di reclutamento scolastico, a tutela del diritto all’immissione in ruolo di un docente già individuato ai fini della stipula del contratto, ma inspiegabilmente lasciato senza sede.
Il caso riguarda un professore vincitore del concorso bandito con D.D.G. n. 85/2018, per la classe di concorso B015 – Laboratori di Scienze e Tecnologie Elettriche ed Elettroniche, nella regione Calabria. Nonostante la piena ammissione alla procedura grazie a un decreto cautelare del TAR e l’inserimento in graduatoria senza riserva, il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha mai proceduto alla stipula del contratto di assunzione, nonostante un posto fosse già stato accantonato e assegnato nella provincia di Crotone.
La sentenza n. 15816/2023 del TAR Lazio aveva già affermato che, alla luce della posizione consolidata in graduatoria e dell’individuazione della sede, il ricorrente aveva pienamente conseguito il bene della vita, rendendo quindi inutile una decisione di merito e dichiarando il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. L’Amministrazione, pur costituita in giudizio, non aveva sollevato alcuna eccezione né proposto appello, prestando così acquiescenza alla posizione del docente.
Un precedente giurisprudenziale fondamentale.
Il mancato rispetto del giudicato da parte del Ministero ha costretto la difesa a promuovere un giudizio di ottemperanza, evidenziando come l’inerzia amministrativa costituisse una palese elusione del giudicato e una violazione dei principi di effettività della tutela giurisdizionale, legalità e affidamento.
Rilevante, in tal senso, è anche la sentenza n. 6888/2024 del Consiglio di Stato, che ha richiamato espressamente il caso, confermando che la declaratoria di improcedibilità comporta la piena validità degli effetti sostanziali del superamento del concorso e dell’immissione in ruolo, anche in assenza di una formale stipula contrattuale.
Gli Avvocati Bonetti e Delia dichiarano:
“È una decisione di grande rilievo, che riafferma il principio per cui non è sufficiente il silenzio amministrativo per annullare i diritti acquisiti dai docenti vincitori di concorso. L’effetto conformativo della sentenza è chiaro: il posto è accantonato, la sede è stata individuata e il contratto deve essere stipulato.”
La decisione del TAR ordina quindi all’Amministrazione di procedere senza ulteriori ritardi alla stipula del contratto di ruolo del professore già a partire dall’anno scolastico 2025/2026, con l’eventuale nomina di un commissario ad acta in caso di perdurante inadempimento.
Una nuova pronuncia che rafforza l’orientamento giurisprudenziale in favore dei diritti dei docenti precari e vincitori di concorso, ponendo un ulteriore tassello nel contrasto alle condotte elusive da parte della Pubblica Amministrazione.