Con nota ministeriale prot. n. 2971 datata 17 marzo 2017 il Miur detta nuove regole e condizioni per il riconoscimento in Italia dei titoli abilitanti conseguiti in Spagna.
Rifacendosi a una comunicazione del Ministerio de Educaciòn, Cultura y Deporte spagnoli, il Miur condiziona, diversamente da quanto accadeva prima, il riconoscimento del titolo abilitante spagnolo. Per la precisione a partire dal 21 marzo 2017 “verranno prese in considerazioni solo ed esclusivamente le istanze complete di un documento che attesti la partecipazione al concorso pubblico spagnolo (“sistema selectivo de acceso a la funciòn pùblica”) e il superamento di almeno una parte dello stesso”.
In una errata interpretazione della norma spagnola, il Miur specifica: “La nota del Ministero spagnolo … precisa che per poter esercitare la professione docente nelle scuole pubblihe spagnole è necessario trovarsi in una delle seguenti tre condizioni:
1. Aver superato il concorso pubblico (“sistema selectivo de acceso a la funciòn pùblica”) diventando docenti di ruolo a tempo indeterminato;
2. Aver partecipato al concorso pubblico (“sistema selectivo de acceso a la funciòn pùblica”) senza superarlo nella sua totalità, diventando docenti supplenti a tempo determinato;
3. Essere iscritti nelle graduatorie straordinarie di professori selezionati dalle Comunidades Autònomas, diventando docenti supplenti a tempo determinato.
Chiunque non rientri nelle tre suddette categorie non può ancora esercitare la professione docente a tutti gli effetti nella scuola pubblica spagnola, come ben specificato nel nuovo modello di ACREDITACION …Pertanto, come da Direttiva europea 2013 – 55 – CE l’interessato otterrà il corrispettivo riconoscimento della professione docente in Italia solo nel caso in cui certifichi di essere abilitato all’insegnamento nelle scuole pubbliche spagnole, rientrando nelle tre suddette categorie”.
A parere dello scrivente studio legale la scelta Ministeriale è censurabile innanzi al TAR in quanto affetta da palesi illegittimità.
Lampante è la errata interpretazione della stessa nota ministeriale spagnola frutto di una mera analisi letterale e non organica; basta in merito segnalare come nella stessa Spagna sia possibile insegnare con il mero titolo abilitante e non è necessario superare alcun concorso pubblico. Cosa diversa è il percorso per l’iscrizione nelle graduatorie per l’insegnamento.
Il Miur così agendo viola non solo i principi comunitari da egli stesso richiamati, ma altresì la nostra normativa interna statale creando oltretutto disparità tra gli stessi docenti abilitati in Spagna.
Alla luce delle numerose illegittimità evidenziatesi il nostro studio legale ha deciso di impugnare l’indicato provvedimento ministeriale innanzi al TAR Lazio per tutti coloro che alla data del 16 marzo 2017 hanno già iniziato un percorso abilitante in Spagna e sono in procinto di concluderlo e si vedono preclusa la possibilità di riconoscimento per pochi giorni o settimane, nonché per tutti coloro che invece hanno conseguito il titolo, ma non hanno ancora ottenuto il riconoscimento in Italia e che non si trovano in una delle condizioni di cui sopra.
Tutti coloro che vorranno aderire al ricorso dovranno seguire la seguente procedura entro e non oltre la data del 30 aprile 2017.
- Compilare il seguente form on line https://goo.gl/forms/Dk4QLtI3lHqogYm03
- Compilare la procura speciale allegata in duplice originale.
- Compilare la seguente autodichiarazione.
- Effettuare bonifico di euro 150,00 alle coordinate allegate.
Tale documentazione dovrà esserci inoltrata a mezzo e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo nell’oggetto dell’e-mail il vostro nome, cognome e la dicitura “abilitazione spagnola”, nonché tramite raccomandata a.r. all’indirizzo Studio Legale Avv. Michele Bonetti & Partners, Via San Tommaso d’Aquino, 47 – 00136, Roma.
L’adesione dovrà pervenire entro e non oltre il giorno 30 aprile 2017.