- Perché il tempo di vestizione e svestizione tuta fa parte dell’orario di lavoro?
La divisa dei medici convenzionati 118 rientra, sulla base di giurisprudenza ormai pacifica, nei DPI (dispositivi di protezione individuale) (da ultimo Cass. n. 12709/23).
Tale divisa, caratterizzata da peculiari elementi (pantalone da soccorso, sovrapantalone impermeabile, giubbino da intervento con targhetta identificativa, guscio impermeabile con bande catarifrangenti, scarpe antinfortunistiche) è contraddistinto da una particolare visibilità e non fungibile con altro vestiario ed è fornito dall’Azienda territoriale di riferimento dei medici convenzionati.
Il fatto che si tratti di capi non indossabili in altri contesti, quanto meno sulla base di un notorio criterio di canone sociale, consente di ritenere ragionevolmente che i medici si vestano e svestano sui luoghi di lavoro prima e dopo l’inizio del turno. Anche su questo la giurisprudenza sembra ormai consolidata.
- Quanto tempo?
In merito alla quantificazione del tempo sono recentemente giunti due indicativi arresti:
– l’art. 27 del CCNL comparto sanità 2016-18 ha previsto un tempo di vestizione e svestizione di dieci minuti complessivi, che diventano 15 per il caso di unità operative che garantiscono la continuità assistenziale sulle 24 ore, quali il servizio 118;
– in Sicilia SEUS ha riconosciuto un tempo di 14 minuti riconoscendo transattivamente anche per il pregresso tale minutaggio;
Il precedente di SEUS è chiaramente positivo con riguardo all’identità di mansioni mentre il riconoscimento al ribasso è da imputare alle scelte anche transattive dei sindacati.
Si ritiene dunque che il parametro oggi più equo sia quello dei 15 minuti di cui al CCNL.
- Straordinario e quantum.
Se i ricorrenti, durante il quinquennio anteriore alla domanda, hanno, come normalmente avviene, completato il loro monte orario (e di ciò ogni aderente dovrà fornire prova a mezzo della propria busta paga) il tempo di cui sopra andrà pagato come straordinario.
Se, come risulta dalla contrattazione collettiva, il pagamento orario dello straordinario è pari a circa € 45 (dovendo tenere conto della diversa incidenza della contrattazione decentrata) è a tale cifra che, indicativamente, dovrà puntarsi per la domanda, anche risarcitoria, da formulare. Sul punto, tuttavia, dovrà verificarsi per ogni ricorrente il pagamento orario al fine di appurarne la corretta quantificazione.
Ogni ricorrente dovrà inoltre allegare il totale dei turni nel quinquennio (indicativamente tra 900 e 1000) al fine di ottenere il proporzionale pagamento.
- Solo il momento di vestizione/svestizione o anche il lavaggio?
A tale cifra va aggiunta quella del lavaggio tuta.
Sul punto la giurisprudenza non è unanime soprattutto con riguardo alla quantificazione. Dalle sentenze più restrittive che indicano in 10 minuti la settimana tale tempo di lavaggio sino a 20. Per un complessivo tempo straordinario che va dalle 40 alle 80 ore di straordinario nel quinquennio.
La giurisprudenza ha chiarito che “non è possibile determinare con esattezza la somma dovuta, che dipende anche da fattori indipendenti dalla volontà delle parti e variabili in ragione di tempo e condizioni personali dei singoli lavoratori (quali il modello di lavatrice utilizzata e i costi del detersivo e dell’energia). Il tempo necessario per introdurre un paio di pantaloni, una maglietta e/o una felpa nella lavatrice, avviare il ciclo e, completato questo, stendere gli indumenti ad asciugare è quantificabile in pochi minuti. Tale tempo va equitativamente incrementato al fine di indennizzare forfettariamente i costi vivi sostenuti dai lavoratori. Il risarcimento richiesto va, quindi, liquidato in complessivi * euro alla settimana, pari a circa 20 minuti di retribuzione netta”. Sul punto è utile che il singolo ricorrente offra prova di eventuali lavaggi a pagamento in lavanderia (anche per comprenderne il costo) nonché dell’obbligo di lavaggio separato della divisa rispetto agli altri indumenti.
Come rammenterete, proprio il quinquennio anteriore alle domande che andremo a spiegare, è caratterizzato dall’emergenza COVID. Il lavaggio ordinario dei capi, dunque, nel periodo in questione, è stato caratterizzato da peculiari attenzioni che, se valorizzate, possono portare ad un aumento del tempo (e dei costi) verosimilmente spero per il lavaggio.
https://drive.google.com/file/d/1sPIZ1hjhmALqQccuXDLJMQ8AY9j36AB8/view