L’Università di Roma "La Sapienza" in data 12 ottobre 2022 pubblicava la graduatoria inerente all’assegnazione di posti liberi su anni successivi al primo dei corsi di laurea Magistrale a ciclo unico da coprire mediante trasferimento.
Trattasi di un bando per un totale di ben 189 posti su più facoltà e su diverse coorti di cui molti non assegnati.
A seguito delle segnalazioni di numerosi studenti che vedevano la propria posizione non correttamente valutata, l’Ateneo Romano in data 13 ottobre 2022 annullava la graduatoria salvo poi pubblicarla nuovamente in data 14 ottobre 2022, senza alcuna modifica, ovvero senza modificare i tanti e ulteriori errori rilevati.
Ad oggi le segnalazioni ricevute sono molteplici ed attengo a diversi aspetti che hanno determinato una illegittimità delle graduatorie nonché molteplici disparità di trattamento tra i canditati.
In particolare le segnalazioni ricevute possono essere così riassunte:
- Errata e/o parziale valutazione degli esami sostenuti e dei relativi CFU maturati presso altro ateneo.
- Inserimento in una graduatoria differente da quella per la quale si è avanzata domanda di partecipazione.
- Disparità di trattamento rispetto a colleghi provenienti dallo stesso corso.
- Esclusione dalla graduatoria o errata valutazione per coloro che provengono da Atenei privati italiani in quanto non viene riconosciuto come valido ai sensi della Legge n. 264 del 1999 l’espletamento del test da loro sostenuto.
- Valutazione arbitraria ed immotivata degli esami previsti per ciascun anno al fine di ottenere il trasferimento che variano in base all’Ateneo di provenienza.
- Illegittimità dei requisiti di accesso in graduatoria.
- Presenza di numerosi posti messi a bando e non assegnati.
Lo studio legale ha già inoltrato numerosi accessi agli atti, nonché ricorsi gerarchici e ricorsi al TAR per tutti coloro che hanno patito le diverse illegittimità volti ad ottenere il ristoro delle stesse con la corretta collocazione in graduatoria e comunque per ottenere l’immatricolazione anche sovrannumeraria o sui posti disponibili delle altre coorti.
Solo lo Studio Legale ha già vinto per il precedente bando della Sapienza in primo e secondo grado, il quale presentava illegittimità similari a quelle che ad oggi si lamentano.
Attualmente, è ancora possibile proporre ricorso al Presidente della Repubblica in quanto rimedio giustiziale generale che permette di impugnare un atto amministrativo sebbene presenti il carattere della definitività.
Tutti coloro che vogliono ricevere informazioni dovranno contattare lo studio legale telefonicamente e concordare un appuntamento (anche on line) ed inoltrare un memo sulla propria posizione e tutti i documenti all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.